Il messaggio dell’hacker: “Chiudete queste porte, per amor di Dio”
Sabato scorso 150.000 dispositivi di stampa esposti su internet sono stati violati. La scarsa sicurezza di default dei dispositivi ha permesso ad un hacker di stampare un simpatico messaggio di avvertimento per i proprietari.
Acquistare una stampante di rete e metterla in funziona, senza alcuna accortezza o configurazione, può essere davvero una pessima idea. I servizi di stampa “cloud” si traducono – se non opportunamente configurati – in vere e proprie porte aperte nelle reti aziendali. La sicurezza di questo tipo di dispositivi è un argonemento tra i più dibattuti nei gruppi di sicurezza IT. Stampanti configurate in modo inopportuno o semplicemente vulnerabili possono essere infatti “testa di ponte” per un attacco su vasta scala.
L’hacker afferma di aver “exploitato” le stampanti solo al fine di dimostrare quanti siano gli oggetti di questo tipo connessi ad internet e senza protezione. Il messaggio lanciato in stampa suona più o meno così:
La tua stampante è parte di una botnet che opera sulla fronte di Putin utilizzando una complessa infrastruttura BTI (Break The Internet)